tradimenti
La cartella nascosta sul suo PC
di Hank1980
14.12.2021 |
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"Ricordo che mi disse di non esserci andata, io ero fuori città per lavoro, e il giorno dopo mi disse che, per quanto ci sarebbe dovuta andare, poi alla..."
La nostra è sempre stata una storia seria, fondata sulla fiducia reciproca. Il nostro rapporto va avanti oramai da 10 anni su solide basi. Io mi fido di lei e lei si fida di me. In realtà non ho bisogni fisici che vadano al di là del nostro rapporto, siamo sessualmente soddisfatti e appagati dalla nostra relazione e viviamo i nostri 40 anni serenamente, tra le sfide di ogni giorno.Questo è quello di cui ero convinto fino a poco tempo fa'.
Durante il lock down, il lavoro da casa e l’utilizzo dei PC personali è stato essenziale per portare avanti il nostro lavoro, spesso capitava che utilizzassi il suo PC e lei il mio per controllare la mail o per lavorare. Una di queste volte, nel salvare un file e creare una cartella sul suo computer, noto una sua cartella, una cartella nascosta, ma in quel momento visibile. Mah, che abbia dimenticato di impostare la modalità nascosta? La cartella si chiamava “Ad. Nubil. Grazia”.
Due cose erano molto strane, la prima era una cartella nascosta, non abbiamo mai avuto segreti, la seconda era il nome della cartella che riportava chiaramente all’addio al nubilato di una sua amica, Grazia.
Addio a cui, da quanto ne so Simona non ha mai preso parte. Ricordo che mi disse di non esserci andata, io ero fuori città per lavoro, e il giorno dopo mi disse che, per quanto ci sarebbe dovuta andare, poi alla fine non le era andato di partecipare perchè non le andava di fare cose ridicole e Grazia è sempre esagerata nelle sue cose, è maniaca del controllo e che avrebbe organizzato anche il suo stesso addio al nubilato, ecc.
Un pò incredulo cercai di memorizzare il percorso per ritrovare la cartella, prima che Simona fosse troppo vicina a me, e, quindi, per non destare sospetti reimpostai la modalità “nascondi file”.
Non so perchè feci questo, ma ero curioso di capire cosa contenesse la cartella, pensai tra me e me che di sicuro Simona non avesse preso parte a quella festa e che magari le amiche le avessero girato qualche foto, magari qualcosa di un pò particolare, e ci stava che volesse tutelare qualche segreto tra amiche. Con questa convinzione andai a letto sereno.
L’indomani mi svegliai tranquillo, aspettai che Simona scendesse per andare a fare la spesa, unica attività consentita durante il lock down, e appena si chiuse la porta alle sue spalle corsi al suo PC alla ricerca della cartella, cercai il file nascosto.
Trovato, la cartella era lì, ero curioso di vedere, probabilmente, le foto delle sue amiche che facevano le cretine, speravo mezze nude, così con molta curiosità aprii la cartella che, diversamente da quanto mi aspettassi, conteneva tre file video numerati.
Decisi di partire in ordine e vedere il primo. Play….
Era una festa, sicuramente l’addio al nubilato di Grazia nella sua casa al mare, c’erano quasi tutte le sue amiche e altrettanti ragazzi, si stavano tutti divertendo, c’era della musica quando ad un certo punto notai la presenza di Simona nel video. Lei è una ragazza minuta, bruna e riccia, con un corpo da favola, seni bellissimi, gambe stupende, insomma una ragazza che non passa inosservata. Anche il suo modo di vestire è sempre all’altezza del suo fisico, facendola sembrare sempre molto attraente, senza mai divenire volgare, rispecchiando il suo carattere tranquillo, simpatico, mai fuori le righe e sopratutto da brava ragazza. In particolare quella sera indossava un coprispalle, una canotta, non troppo scollata, ma generosa, una gonna sopra il ginocchio, calze velate e tacchi alti.
Ma come? Non potevo crederci… era lì? Perchè non dirmelo? Perchè se sapevo che ci sarebbe dovuta andare, poi mi ha detto di non esserci più andata, non le avrei mai fatto storie. Il video ad ogni modo non mostrava nulla di strano, una normalissima festa. Terminò dopo pochi minuti.
Decisi di far partire il secondo video, ed è lì che rimasi sconvolto.
Nel secondo video le ragazze, chiaramente in sette, le sette amiche storiche, quelle che conoscono tutti i segreti inconfessabili delle altre, erano sedute da una parte della sala, dietro un tavolo, dall’altra parte c’erano sette ragazzi, ragazzi mai visti. Sembrava che si fossero organizzati per fare un gioco. Da lì a poco Grazia si avvicina alla telecamera, verifica che stia funzionando correttamente ed esclama:
“Adesso facciamo un Gioco”.
Infatti, sul tavolo c’erano tre sacchetti, uno con la scritta “Quanto”, uno con la scritta “Cosa” e l’altro con la scritta “Chi”.
Non capivo cosa stessero facendo, ma dal video si notava tensione nella sala, quando si alza Grazia, incitata dal resto delle ragazze che le urlano:
“Dai Grazia, sarai la prima a scegliere, a te l’onore di aprire le danze”
Grazia si dirige verso il tavolino, verso il primo sacchetto, “Quanto”, sembra prendere qualcosa dal suo interno, come quando si seleziona il numerino della tombola, tira fuori la mano e grida “ 15 minutiiiiiii”.
Così in sala tutti iniziano ad esclamare qualcosa di diverso, chi diceva “Noooo poco” chi diceva “dai sarà sufficiente” ecc.. Continuavo a non capire cosa stesse succedendo.
Tutto fu più chiaro quando Grazia si avvicinò al secondo sacchetto, “Cosa”, ed estrasse l’altro bigliettino, una sua amica si precipitò su di lei, controllò il bigliettino e lo ributtò dentro, tra le risa generali, quasi forzatamente l’amica di Grazia cercò un bigliettino in particolare, forse precedentemente segnato e lo diede a Grazia, che fece ovviamente finta di averlo selezionato, stando al gioco dell’amica, lo aprì e urlò: “hahahaha noooooooo qui c’è scritto rapporto completo hahaha”.
Tutti scoppiarono a ridere e li iniziai a capire, il terzo sacchetto conteneva i nomi dei ragazzi. Allo stesso modo l’amica di Grazia estrasse il bigliettino (precedentemente segnato) con il nome di Luca, il ragazzo più carino che era in sala.
Era chiaro che in base a questo gioco Grazia avrebbe fatto sesso con Luca per 15 minuti. Mi aspettavo che il video terminasse, e invece durava molto di più, a turno tutte le ragazza presenti estrassero i bigliettini. Ero stordito, ma che gioco era questo? Una ragazza estrasse “10 minuti - bacio con la lingua - Claudio”; iniziai a pensare cosa avrebbe fatto Simona, avrebbe davvero preso parte al gioco? Nel caso cosa avrebbe estratto? Magari il bigliettino più esplicito era solo per la festeggiata, il resto sarebbe stato tutto bacini ecc. cavolo la cosa mi avrebbe infastidito parecchio, ma meglio un bacio di un rapporto sessuale, e poi Simona non era il tipo, non avrebbe mai fatto una cosa del genere..
Man mano che le ragazze terminavano l’estrazione si avvicinavano ai ragazzi, attendendo che finisse l’estrazione per tutti e per poi entrare in una delle stanze della casa, dove nessuno oltre loro avrebbe mai saputo cosa fosse realmente accaduto.
La terza ragazza estrasse un bigliettino che mai avrei creduto fosse presente: “20 minuti - rapporto anale - Riccardo”.
Allora capii che c’era da aspettarsi di tutto.
La quarta ragazza estrasse: “3 minuti - sega - Alberto”
Ero sconvolto, ma che gioco era quello?
Arrivò il turno di Simona. Lei a differenza delle sue amiche, tutte single, a parte Grazia che si sarebbe sposata a breve, era molto titubante, non voleva giocare, ma non riusciva ad essere perentoria, tutti in sala iniziarono ad incitarla a gran voce, lei rispose:
“Ragazzi, io sono fidanzata, non mi va di giocare, poi Grazia, con te è sempre così, dai..”.
A questo punto Grazia disse “daiiii, fallo per me, guarda me, io tra una settimana mi sposo, ma oggi è tutto concesso, domani non sarà mai successo nulla, avrai solo un ricordo da nascondere nella tua anima, e nel tuo computer”.
Nel tuo Pc? Quindi erano d’accordo che avrebbero tenuto questo file? Ben presto mi sarebbe stato tutto chiaro.
A quel punto le amiche si avvicinarono a Simona, la tirarono un pò, lei si alzò, molto titubante, tutti iniziarono ad incitarla, in preda al momento estrasse il primo bigliettino: “4 minuti”.
In sala tutti applaudivano, chi fischiava e i tre ragazzi rimanenti commentavano “troppo poco”. Così, come aveva estratto il primo bigliettino si avvicinò al secondo sacchetto, molto titubante disse:
“No ragazzi, salto questo sacchetto, estraggo il ragazzo, ma più di un bacio sulle labbra non faccio” il gruppo iniziò ad incitarla, le sue amiche dicevano “daiiiiii ci devi stare è un gioco”, così si avvicinò al secondo sacchetto, quello con la scritta “Cosa”, ma come anticipato lo saltò e andò direttamente al terzo, quello con la scritta “Chi”, tirò fuori il bigliettino. In sala le sue amiche ridendo le si avvicinarono, e oltre al bigliettino del terzo sacchetto la costrinsero simpaticamente a prendere anche il bigliettino dal secondo sacchetto. Un attimo di silenzio.
Simona lesse il primo bigliettino e esclamò: “Alessandro”.
Alessandro esultò alzandosi in piedi, era un ragazzo un pò anonimo, cicciottello, con una barbetta da liceale, paffutello, che quasi non credeva ai suoi occhi, non sapeva cosa sarebbe dovuto succedere dato che non era stato letto il bigliettino “Cosa”, ma, di certo, una ragazza come Simona non l’aveva mai avuta. Poi fu la volta del secondo bigliettino, vidi Simona leggerlo, diventare bianca e dire “No ragazze, no”. Le amiche le presero il bigliettino ed esclamarono “rapporto oraleeeeeeeee, Simona devi fargli un pompinooooo” boato in sala. Io ero davanti al PC incredulo, non ritenevo possibile che la mia compagna fosse in una situazione simile, e allo stesso modo vedevo Simona molto imbarazzata, turbata e a disagio, che scuoteva la testa, rideva imbarazzata e continuava a dire:
“Ragazze, no, Alessandro, mi spiace, ma non posso”.
Il gioco andò avanti, le altre due ragazze estrassero i loro bigliettini, ma ero troppo scosso per fare attenzione, volevo solo capire cosa fosse successo poi quella sera. Quando tutte le ragazze estrassero i bigliettini il video si interruppe. Fine. Schermo nero.
Rimasi malissimo. Non volevo, né potevo parlarne con Simona, ma volevo capire cosa fosse successo. Ero così in agitazione che a momenti rischiavo di non rendermi conto che nella cartella c’era un terzo video. Questo era il ricordo di cui parlava Grazia? Questo era il vero ricordo che Simona avrebbe dovuto custodire nel suo PC?
Era un video di 5 minuti e 55 secondi. Feci appello a tutte le mie forze e cliccai Play. Da quel momento la mia vita non è stata più la stessa.
Il video iniziava con una stanza vuota, non sapevo quanto tempo fosse trascorso dal video precedente, non sapevo quanto tempo le sue amiche avessero lavorato per convincere Simona ad entrare in quella stanza, ma dopo pochi secondi si apre la porta entra il ragazzo grassottello, Grazia ed infine Simona, Grazie dice:
“Allora le regole, come già detto prima, sono queste: da quando chiudo la porta avrete 4 minuti e in questi quattro minuti devi succhiargli il cazzo capito?
“No, Grazia, non posso, non mi va, davvero…”
“Dai Simo, è un gioco, lo stiamo facendo tutte, fallo per me, quindi dicevo, per quattro minuti, dopodiché smetti e torni in sala, che ti costa, solo quattro minuti, non farai in tempo ad iniziare che il tempo sarà già finito, su, quando andate via spegnete la telecamera e conserva la scheda di memoria, e non darla a nessuno, sarà il tuo ricordo di questa sera” Grazia uscì euforica e richiuse la porta dietro di sé.
Simona era evidentemente in imbarazzo, Il ragazzo grassottello disse:
“Mi sa che ci tocca, stai tranquilla” si strinse il pacco e fece partire un Timer.
Simona disse “Guarda Alessandro, mi spiace, ma io sono fidanzata, non posso”
di tutta risposta lui disse:
“Stai tranquilla, dobbiamo farlo il tempo scorre”
“Guarda se vuoi posso baciarti” disse lei “Ti bacio ma nulla di più”
Lui le si avvicinò, la tirò a sé e iniziò a baciarla, lei un pò titubante e presa alla sprovvista ricambiò il bacio, anche se non si lasciava trasportare, però meglio un bacio che tradire il suo ragazzo praticando sesso orale ad uno sconosciuto. Lui durante questo bacio iniziò a slacciarsi la cintura e lo tirò fuori, pareva avere un pene piccolo, non ancora troppo duro, Simona si staccò e disse:
“No, eravamo d’accordo”
“Guarda, tranquilla, tu mi baci, ma io voglio venire, sei troppo bella, non facciamo nulla, tu baciami intensamente così vengo subito e puoi tornare subito dalle tue amiche”
Simona ci pensò su un momento, le sembrava ragionevole, d’altronde avrebbe fatto tutto da solo e disse:
“Ok, ma fai in fretta”.
Così Simona iniziò a baciarlo più intensamente, mentre lui si masturbava con una mano, erano trascorsi non più di 50 secondi, mancavano ancora diversi minuti alla fine del video.
I secondi scorrevano troppo lentamente. Lui le chiese:
“Posso toccarti il seno, non riesco a venire”
“Guarda, stai esagerando, non mi sembra il caso”
Ma il ragazzo già aveva una mano sotto la sua maglia, riprese a baciarla mentre le stringeva un seno. Questo andò avanti per tipo 15 secondi poi Simona si allontanò di scatto e disse:
“Basta, guarda, mi dispiace, non posso adesso basta”.
Lui si mise in piedi, il suo pene era ben visibile, era effettivamente davvero piccolo, non troppo duro, ma aveva grossi testicoli, Simona notò le sue scarse dimensioni e si sentì quasi sollevata, come se un pene di piccole dimensioni fosse meno pericoloso, poi lui disse:
“Non puoi lasciarmi così”
“Ti ho baciato, ma tu non vieni, non posso fare altro”
“Guarda, vuoi essere l’unica che si tira indietro, lo dirò a tutti, è questo quello che vuoi? Che le tue amiche pensino che sei una figa di legno? Facciamo così, mi seghi tu, anche se dovresti succhiarmelo, e io vengo in fretta”
Si rituffò su Simona, la baciò, le ristrinse il seno e Simona si lasciò convincere, cercò il suo pene e iniziò a masturbarlo, non so perchè, ma mi sembrò più tranquilla, forse le sue modeste dimensioni non la intimorivano, mancava poco oramai, poco più di un minuto, il ragazzo continuava a non venire e ad averlo non troppo duro così Simona si riallontanò da lui.
“Guarda lasciamo stare, manca poco oramai e non hai ancora finito, non avrei dovuto toccarti”
“Manca un minuto, ti propongo una cosa, fai quello che avresti dovuto dall’inizio, prendimelo in bocca, tanto ormai non credo di venire in un minuto, però tu avrai mantenuto fede alla tua scommessa”.
Simona pensò che probabilmente aveva ragione, quando mi praticava sesso orale venivo generalmente dopo 5-10 minuti, mai in meno di un minuto, forse ingenuaente credeva non fosse possibile far venire un uomo così in fretta con la bocca, e poi pensava che con qualche pausa al momento giusto avrebbe anche potuto fare in modo che non venisse nel tempo rimanente, poi lo aveva ancora non durissimo, questi erano i pensieri che le passarono per la testa in poco meno di un paio di secondi.
Simona fece il grave errore di non rispondere subito, ma di tergiversare, forse era anche un pò eccitata, ma non voleva che l’istinto prendesse il sopravvento. Questa indecisione fu fatale.
Alessando infatti capì questo tentennamento, le mise una mano dietro la nuca e la spinse a se, verso il basso, verso il suo pene, Simona cercò di tirarsi indietro, ma finì in ginocchio, lui le disse:
“Dai ci siamo, manca poco, fai la brava, alla fine avresti dovuto farlo dall’inizio”
La tirò a sé e le mise il pene in faccia, Simona era li che non si tirava indietro ma nemmeno apriva la bocca, quando lui le spinse la cappella contro le labbra, quasi ad aprire uno spiraglio.
Simona sentì la punta del glande non troppo dura e pensò ancora una volta che forse, se gli avesse praticato sesso orale, sarebbe riuscita a chiudere i 4 minuti senza che lui venisse, nel turbine della situazione assurda, inaspettata e mai capitata prima, cedette e aprì le labbra.
Sentì il suo glande sulla lingua, sentì il sapore di uno sconosciuto che si insinuava nella sua bocca. Per lei fu una sensazione strana, avere un pene così piccolo in bocca, era abituata al mio di dimensioni notevoli, e ancora una volta le dimensioni del ragazzo la tranquillizzarono. Lui prese ad affondare i colpi tenendola sempre per la nuca con due mani, Simona vedeva le gambe di lui irrigidirsi, sentiva il glande inturgidirsi nella sua bocca, e i sapori cambiare, mancavano 40 secondi ai famosi 4 minuti, alla fine di tutto.
Lui iniziò a ritmare gli affondi, a gemere, Simona iniziò a sentire un sapore diverso, salato, nel mentre guardò l’orologio e pensò che mancavano pochi secondi, in fondo non era venuto con la mano dopo qualche minuto di masturbazione, non avrebbe goduto dopo pochi secondi nella sua bocca, e invece Simona sentì che quel piccolo pene iniziava ad avere delle leggere contrazioni, guardò il timer mancavano 7 secondi, le contrazioni erano chiare, il ragazzo stava per venire, così Simona fece l’ultimo errore di quella giornata.
Pensò che ce l’avrebbe fatta a non far godere un altro uomo, e a maggior ragione nel non farlo godere nella sua bocca, si sarebbe staccata e passato qualche altro secondo sarebbe scaduto il tempo, così decise di allontanarsi, ma aveva la bocca piena di saliva e del pene di Alessandro, nello staccarsi fece per ingoiare la sua saliva, ma con questo gesto istintivamente risucchiò anche la cappella quasi infuocata del ragazzo, fu il colpo di grazia per lui. Anziché staccarsi, lui in preda all’orgasmo in arrivo oramai irreversibile la tirò a sé impedendole di allontanarsi e con una forte contrazione e un profondo affondo iniziò a venirle in bocca. Simona sentì un caldo getto, cremoso, denso, amaro ma non troppo, dal gusto inaspettatamente non sgradevole che le riempì la bocca, non avrebbe voluto farlo, ma oramai non poteva fare altro che assecondare l’eiaculazione, secondo schizzo. Simona pensò che da li a poco avrebbe potuto sputare tutto e che oramai era finito. Ma il ragazzo continuò a seguito di altre forti contrazioni a schizzare un ulteriore fiotto di sperma nella bocca di Simona che a quel punto fu costretta a tirar giù, quasi sconvolta dal fatto che il ragazzo continuasse a venire così copiosamente.
Il Timer arrivò a zero, emise un suono di sveglia e il ragazzo continuò a tenerla per la nuca, a spingerla a sé e a godere nella sua bocca esclamando:
“Ingoiala tutta, ce n’è ancora, succhia tutto”
Simona ingoiò nuovamente tutto quello che aveva in bocca e, quasi in trance eseguì l’ordine del ragazzo, iniziò a succhiare con forza assecondando quel forte orgasmo che si svuotava nella la sua bocca, dopo qualche istante però riuscì ad allontanarsi, si tirò finalmente indietro mentre il ragazzo schizzò ancora un pò di sperma che le raggiunse il viso e il seno, per poi colare sul pavimento a seguito delle ultime contrazioni.
Simona era incredula, scossa, non credeva a quanto fosse successo, qualche secondo dopo, la porta si spalancò, entrò Grazia con un grande sorriso:
“Tempo scadutoooooo”
Corse verso Simona, la vide sporca di sperma, con le lacrime agli occhi dovute allo sforzo nel cercare di non soffocare a tanto sperma, la vide in ginocchio e con il fiatone, un seno di fuori e disse:
“Amoreeeeeee ce l’hai fatta in soli 4 minuti, bravissima e grazie, è qualcosa che ricorderemo per sempre, io prima di te sono stata scopata per 15 minuti”.
Intanto, il ragazzo si era rivestito ed era andato via con il sorriso di chi aveva conquistato qualcosa di inarrivabile.
Simona era ancora attonita ed in ginocchio, con un seno di fuori e la faccia sporca di sperma.
Grazia si avvicina alla telecamera e dice:
“Ora spengo, tolgo la scheda, questa la terrai tu come un ricordo unico”.
E poi il video si interruppe.
Tornai alla realtà quando sentii le chiavi nella toppa della porta di casa, Simona entrò con la mascherina e due buste della spesa, andai verso di lei, ero sotto shock, lei mi disse:
“Cosa c’è? Hai visto un fantasma?” e poi aggiunse “Ho sentito Alessia, dice che finita la Pandemia si sposa, dovremmo organizzare un bel Addio al nubilato con le altre ragazze, non credi?”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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